Il 15 dicembre del 1860 viene istituita a Sassari, ed ospitata nella casa Pittalis in via Arborea una Scuola Normale della durata di tre anni, per la preparazione degli insegnanti delle scuole Elementari. Nel 1889 la scuola trova sistemazione in via Santa Chiara (oggi via al Duomo), in un’ala del convento delle Clarisse.

Nel 1923, con la riforma Gentile, la scuola diventa Istituto Magistrale, della durata di quattro anni e viene intestata alla nobildonna sassarese Margherita di Castelvì, benefattrice morta a Sassari nel 1638. Secondo quanto scrive Aldo Cesaraccio in Sassari e il suo volto. Il passato (ed. Delfino): "L'edificio era fatiscente e nel 1938, quando Sassari ebbe un piano regolatore divenuto legge dello Stato, il prefetto Vincenzo Vella mandò uno squadrone di operai e lo fece abbattere, dando inizio al risanamento del centro storico. Pare che sia stato determinante anche l'intervento di Giuseppe Bottai, allora ministro dell'Educazione Nazionale, al quale, mentre visitava la scuola, l'avveduto preside mostrò, da una finestra della facciata posteriore, i famelici villici, i soldati, gli sfaccendati che si servivano dei piccoli stabilimenti d'amore. La scuola era allora frequentata solo da ragazze, che erano costrette ad assistere a quello spettacolo nelle pause delle lezioni". In seguito alla demolizione del quartiere, che ha dato luogo alla piazza Mazzotti, l'Istituto passa in Via Satta, nell'antico convento degli Scolopi.

Nel 1952 trova sede definitiva nell'attuale caseggiato di Via Manno, ampliato notevolmente e dotato di aula magna, palestra e Biblioteca, ubicata nei locali dove si trova tuttora. Originariamente l'edificio era stato progettato dall'ing.

Oggiano negli anni 1912-13 come Regio Istituto Tecnico, ma temporaneamente era stato utilizzato nel 1915 come Ospedale militare, per poi divenire sede dell'Istituto Tecnico "La Marmora". La prima nota d'acquisto di apparecchiature di Fisica ritrovata è del 12 aprile 1886 e parla di 12 oggetti vari per lo studio della Fisica per un spesa totale di Lire 13,35. Il 19 aprile dello stesso anno si ha una nota di spesa di 427 Lire per l'acquisto di 59 strumenti dalle Officine Galileo.

IstitutoLa nota precisa che l'elenco delle attrezzature è in una lettera allegata. Nei successivi acquisti sono elencate le apparecchiature acquistate e la spesa effettuata. Nell'inventario del 12 aprile 1924 risultano presenti 201 strumenti il cui valore complessivo è di Lire 2931. Buona parte di queste apparecchiature non esistono più. A tale scopo è illuminante il verbale del passaggio di consegne tra due presidi. A sinistra L'Istituto Magistrale nei primi anni del '900 quando era ancora un ospedale militare

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